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Attestato di Prestazione Energetica (APE)

Attestato di Prestazione Energetica (APE)

Il caso dei riferimenti obbligatori… facoltativi

29/07/2017 08:11 Certificazione-Energetica.it

Ci rivolgiamo, con questo articolo, soprattutto ai professionisti Certificatori Energetici, ma pensiamo che in qualche modo possiamo fornire spunti di riflessione anche ai lettori curiosi ed interessati al settore dell’efficienza energetica, almeno ce lo auguriamo!

È ormai risaputo che dal 1° ottobre 2015 è entrato in vigore il decreto che ha determinato le caratteristiche formali e i contenuti tecnici del nuovo Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Fra le varie prescrizioni, vi era anche l’obbligo di compilare il cosiddetto campo Riferimenti, subito a destra della scala di Classificazione Energetica.

 

Il lungo transitorio in attesa dei riferimenti ufficiali è finito… E oggi?

I riferimenti altro non sono che delle medie standardizzate di valori rilevati di prestazioni energetiche su un campione ben definito di edifici tipo. Orbene, sugli edifici di nuova costruzione è piuttosto semplice ricavare (e, a volte, prestabilire) tale riferimento, mentre non si può dire la stessa cosa per gli edifici già esistenti, distribuiti su numerose tipologie e situazioni disomogenee.

Per questo motivo, nello stesso corpo del decreto di cui sopra, era stata fissata una finestra temporale di 18 mesi entro i quali – così auspicava il legislatore – sarebbero stati diramati i dati ufficiali dei riferimenti. Tale finestra, facendo due rapidi calcoli, si è aperta il 1° ottobre 2016 e si è chiusa il 1° aprile 2017, quindi da quel momento in poi ogni APE deve recare per legge un valore nel campo Riferimenti… Ma non è così!

Cosa è successo? Presto detto: l’ENEA, ente incaricato di ricercare, verificare e, infine, divulgare i riferimenti su uno specifico database ha dichiarato che ancora non dispone di un campione sufficientemente rappresentativo su cui poter elaborare statistiche attendibili e fedeli al vero, a causa anche di ritardi da parte delle regioni nella fornitura dei dati.

Inutile polemizzare sul fatto che, probabilmente, sarebbe stato meglio effettuare un consulto più approfondito fra Governo e ENEA prima di fissare delle date, ormai il patatrac è fatto…

 

Campo riferimenti nell’APE: compilarlo o non compilarlo?

Cosa fare, dunque, in attesa che finalmente siano ufficializzati i valori dei riferimenti?

Ciascuna Regione ha la facoltà, per il momento (cioè senza ancora fissare date che potrebbero nuovamente risultare irrealistiche), di derogare a tale obbligo, quindi provvisoriamente può decidere di accettare o meno che l’APE venga presentato senza compilare il fatidico campo Riferimenti. Ad oggi, sussisterebbe l’obbligo in quelle Regioni le quali hanno già a disposizione i valori ufficiali dei riferimenti, però è ben intuibile che una situazione a macchia di leopardo può creare equivoci e fraintendimenti, come è già successo nel caso della Regione Veneto che ha reiteratamente chiesto di disporre prima possibile del database per rientrare nel solco della normativa nazionale ed è stata così accontentata – almeno in parte, come scriviamo più avanti – dall’ENEA… Ci chiediamo, a questo punto, se tutti i database delle varie Regioni avranno lo stesso grado di attendibilità, ma forse sarebbe un quesito da girare direttamente all’ENEA, anzi ai responsabili del Sistema Informativo per la gestione degli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE), ossia l’archivio unico nazionale, il bacino collettore degli APE da cui attingere direttamente per l’elaborazione delle statistiche di riferimento.

In conclusione, non esiste ancora una regola certa condivisa su scala nazionale per la compilazione del campo Riferimenti!

 

L’algoritmo di ENEA per il calcolo dei riferimenti, il database fai da te

In ogni caso, a causa della tenacia della Regione Veneto, ENEA ha messo a disposizione un algoritmo per il calcolo in proprio dei riferimenti, con cui devono essere confrontati i dati rilevati inerenti alle prestazioni energetiche dell’abitazione del committente. Come dire, se anche non esiste un database nazionale, calcola il riferimento in modo fai da te… Con buona pace dell’ampiezza del campione statistico e dell’attendibilità.

Per tutti gli interessati, questo è il link presso il quale si può scaricare il software rilasciato dall’ENEA.

Siamo pronti a scommettere che in futuro i valori dei riferimenti saranno ben diversi, a testimonianza del fatto che sarebbe stato meglio non inserire affatto negli APE il campo Riferimenti in attesa di una base statistica sicura. Il timore è che si rischia di screditare la valenza tecnico-scientifica dell’APE, comunicando agli addetti ai lavori (e soprattutto ai non addetti) una sensazione di precarietà e scarsa precisione, esattamente l’opposto di quello che si richiede ad una certificazione!

 

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