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Cappotto termico: cosa è e a cosa serve

Cappotto termico: cosa è e a cosa serve

La tecnica più diffusa per l'isolamento termico di un edificio

09/10/2017 11:22 Certificazione-Energetica.it

Questo intervento rientra nell'Ecobonus 110%: visita la relativa pagina del nostro sito per ulteriori informazioni

 

Cappotto termico questo sconosciuto…

Sapete cosa è un cappotto termico? E a cosa serve?

È probabile che lo abbiate sentito nominare qualche volta , altrettanto probabile è che qualcuno, anzi molti di voi lo abbiano già in casa; in ogni caso precisiamo a tutti gli altri che non stiamo parlando di un vestito, bensì di una precisa tecnica edilizia che si può applicare praticamente su ogni tipologia di abitazione già esistente al fine di migliorarne la classe energetica.

 

Cosa è il cappotto termico

In buona sostanza, per cappotto termico si intende l’applicazione di un particolare materiale termoisolante su tutto l’involucro dell’edificio (o anche in parte, in determinate condizioni).

Una volta terminata la realizzazione del cappotto termico, di fatto, si è ammantata la superficie dell’immobile con un vero e proprio cappotto edilizio, cioè un mezzo diatermico che si pone fra l’edificio e l’esterno, ad una differente temperatura.

Lo sbarramento messo in atto dal cappotto termico interrompe i flussi di calore da e verso l’interno dell’abitazione, migliorando la protezione dagli agenti atmosferici.

Le più diffuse tecniche edilizie di posa in opera di un cappotto termico sono due: il cappotto termico esterno e quello interno.

 

Cosa è il cappotto termico esterno 

Come dice il nome stesso,  tale metodologia di installazione modifica l’involucro esterno dell’immobile, incrementandone notevolmente le proprietà di isolamento termico e anche, secondo i casi, di isolamento acustico.

In questo modo si eleva il grado di comfort dell’abitare e si abbatte la trasmittanza termica dell'involucro, riducendo l'entrata del freddo proveniente dall'ambiente esterno durante i mesi invernali, con un sensibile risparmio dei costi per  riscaldare la casa.

Altro effetto benefico è il mantenimento di una temperatura stabile e gradevole nell’ambito di tutto l’appartamento, questo perché il calore dei vani interni non è più assorbito dal  soffitto (o dal tetto) e dalle pareti.

Il discorso non cambia nei mesi estivi, quando il cappotto termico impedisce al calore esterno di infiltrarsi all’interno dell’abitazione, consentendo così ottimi risparmi energetici per il raffrescamento.

Quella del cappotto termico esterno è la tecnica più utilizzata e che assicura i migliori risultati in termini di stabilizzazione della temperatura nell’intero edificio.

Normalmente detto intervento si applica sulle unità immobiliari singole (unifamiliari o edifici residenziali di piccole dimensioni) dove è più agevole la manovra nell’arco delle mura perimetrali. È anche vero che oggi, grazie alle nuove tecnologie di posa in opera e a utensili sempre più moderni e maneggevoli, si può estenderne l’applicazione anche su facciate di condomini di grandi cubature. In questi casi ancora più che in altri, l’efficienza energetica ottenuta dipende da una accurata progettazione, che tenga conto della dislocazione planimetrica dei vari appartamenti e di spazi vuoti ed intercapedini

 

Cosa è il cappotto termico interno

Può essere obbligatorio, per quanto appena detto, ricorrere al metodo del cappotto termico interno, meno diffuso dell’altra tecnica e nei casi più complessi il solo adatto ad isolare termicamente le singole unità immobiliari di grandi condomini.

Il cappotto interno si applica facendo aderire alle singole pareti delle speciali malte, formando dei sottili pannelli prefabbricati dalle buone capacità di isolamento termico.

I pro consistono nella rapidità della posa in opera e nella minore quantità di materiale necessario mentre i contro sono una minore certezza della resa energetica effettiva finale, in funzione della possibilità di manovra e della complessità progettuale dei rispettivi appartamenti.

 

A cosa serve il cappotto termico

Il cappotto termico, in conclusione, è un processo edilizio fra i più diffusi per migliorare l’isolamento termico e, di conseguenza, la classe energetica dell’edificio.

Il suo grande successo è legato soprattutto alla bontà dei risultati che consente di conseguire, fra cui l’isolamento continuo, in atto sia d’inverno sia d’estate.

Quando il cappotto termico è progettato da un competente consulente energetico (meglio se laureato in Architettura ed Ingegneria) e realizzato da una ditta con comprovata esperienza, è in grado di coibentare la struttura abitativa nella sua interezza conferendole un grado di benessere abitativo e un risparmio energetico di tutto rispetto ed interesse.

L’isolamento continuo mantiene ogni stanza dell’unità trattata ad una temperatura ideale per tutto l’anno a prescindere dalla stagionalità.

Un importante vantaggio collegato a tale stabilizzazione termica è anche la riduzione del tasso di umidità.

A questo si deve aggiungere l’opportunità di poter usufruire delle detrazioni fiscali previste per la ristrutturazione degli immobili, ossia il poter scalare fino al 50% delle spese totali per la realizzazione del cappotto termico (sia esso interno oppure esterno).

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